Al via domani Vinitaly Tourism, la start up del 57° Salone internazionale dei vini (Veronafiere, 6-9 aprile) che amplia la propria offerta tematica con l’enoturismo, un comparto che in Italia vale 3 miliardi di euro di fatturato. Il nuovo format di valorizzazione dei territori vitivinicoli e di promozione integrata tra vino, cultura e ospitalità debutta con 67 aziende per un complessivo di 76 strutture ricettive da 15 regioni, 16 tour operator specializzati provenienti da Stati Uniti, Germania, Spagna e Italia e 186 matching b2b in formato speed date già calendarizzati (dalle 10 alle 16, 2° piano Palaexpo, Business Center). Sul fronte delle partecipazioni regionali Toscana (15 cantine), Veneto (11), Sicilia (7) guidano l’offerta enoturistica del Belpaese a Vinitaly Tourism, seguite da Puglia e Lombardia (entrambe presenti con 5 cantine ciascuna) e Piemonte, Emilia-Romagna e Campania (tutte a quota 4).
Oltre allo spazio b2b per il matching tra domanda e offerta enoturistica, la giornata dedicata a Vinitaly Tourism si apre con un calendario di appuntamenti (Business point, 2° piano Palaexpo) tutti declinati all’enoturismo come leva per la valorizzazione delle destinazioni italiane e per favorire nuove sinergie e modelli di business, organizzati da Veronafiere con il coordinamento scientifico di Roberta Garibaldi, esperta di turismo e docente presso l’Università degli studi di Bergamo e il supporto tecnico di Winedering.
Dopo i saluti (ore 10) di Federico Bricolo, presidente di Veronafiere, Tommaso Tanzilli, Presidente di Ferrovie dello Stato, Roberta Garibaldi, Docente Università Bergamo e Dominga Cotarella, Presidente Terranostra Coldiretti , Vinitaly Tourism entra nel vino con “L’enoturismo non è (solo) una degustazione: come costruire un business vero” (10.10-11.40), con gli interventi di Paola Milioto, Lavinia Furlani (Wine Meridian), Luca Castagnetti, Filippo Galanti (Divinea), Denis Andolfo (Direct from Italy), Sorrentino Vini, Agricola Marrone, Farina Wines, Castello Bonomi e Sassodisole moderati da Stefano Tulli e Denis Seghetti (Winedering).
Il focus prosegue poi con “Enoturismo in Italia: dati, trend e opportunità” (11.40-12.10) moderato da Roberta Garibaldi, che cura il coordinamento scientifico dei contenuti dei panel successivi, e la partecipazione di Mario Romanelli (The Data Appeal Company), Fabio Del Bravo (Filiere e Analisi di mercato, Ismea), Augusto Congionti (Agriturist), Gianmichele Passarini (Nazionale Cia - Agricoltori Italiani). A seguire “Strategie sinergiche per la valorizzazione delle denominazioni e del territorio” (12.10-12.50) con Federico Caner (Regione Veneto) e Bruna Caira (Valdichiana Living) e “Innovazione e sostenibilità nell’hospitality vinicola: il ruolo chiave dell’hospitality manager” (12.50-13.25) con le voci di Cristina Ziliani (Cantine Guido Berlucchi), Roberto Magnisi (Cantine Florio e Duca di Salaparuta). La chiusura della sessione (13.25) è affidata a Roberta Garibaldi, Violante Cinelli Colombini (Movimento Turismo del Vino), Angelo Radica (Città del Vino) e Paolo Morbidoni (Strade del Vino, dell’Olio e dei Sapori d’Italia).
L’ultimo contenuto di Vinitaly Tourism è a cura del Movimento turismo del vino (13.35-14.10) che con Violante Cinelli Colombini (Movimento Turismo del Vino) e Antonello Maruotti (Università Lumsa) affronta il “Turismo del vino: differenze regionali, nuove sfide e opportunità”.
Vinitaly Tourism prosegue anche il 10 aprile trasformandosi in un hub esperienziale per i buyer/tour operator accreditati. Dopo la chiusura di Vinitaly, infatti, due delegazioni di operatori guidati dai Consorzi di tutela vini Valpolicella e di tutela del Franciacorta, visiteranno le aziende enoturistiche dei rispettivi territori.